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Regime Forfettario: la guida completa

Tutto quello che devi sapere per capire se il regime forfettario è adatto alla tua attività. Ultimo aggiornamento: Dicembre 2025.

⚠️ Disclaimer importante

La normativa fiscale è soggetta a modifiche e questa guida ha scopo puramente informativo. Verifica sempre le informazioni più aggiornate sul sito dell'Agenzia delle Entrate e consulta un commercialista qualificato che possa valutare il tuo caso specifico e fornirti una consulenza personalizzata.

Che cos'è il regime forfettario

Il regime forfettario è un modo semplificato di pagare le tasse, pensato per chi lavora da solo o ha una piccola attività: freelance, liberi professionisti e piccoli imprenditori.

La differenza principale? Invece di dover conservare ogni scontrino e giustificare ogni spesa, lo Stato applica una percentuale fissa ai tuoi guadagni annuali. Questa percentuale varia in base al tipo di attività che svolgi (da circa il 40% all'86%).

💡 Un esempio pratico

Se guadagni 50.000€ come consulente (coefficiente 67%), pagherai le tasse come se avessi guadagnato 33.500€ (50.000 x 67%). Il resto è considerato automaticamente come "spese", senza dover documentare nulla.

Questo significa molta meno burocrazia e tasse più basse. È diventato il regime fiscale più popolare tra i professionisti autonomi italiani proprio per la sua semplicità.

Per gestire facilmente la tua contabilità in regime forfettario, abbiamo creato un Template per Google Sheets che ti permette di registrare entrate e uscite, tenere traccia di clienti e fornitori, e monitorare l'andamento della tua attività.

Chi può accedere

Per usare il regime forfettario devi rispettare due limiti principali:

1. Guadagni fino a 85.000€

L'anno scorso devi aver guadagnato massimo 85.000€. Se hai più attività, devi sommare tutto.

⚠️ Attenzione alla soglia dei 100.000€

Se durante l'anno superi i 100.000€, esci dal regime forfettario subito, non l'anno dopo. È una soglia importante da tenere d'occhio.

2. Massimo 20.000€ per collaboratori

Non puoi aver speso più di 20.000€ per dipendenti, collaboratori o stagisti. Questo limite serve a mantenere il regime riservato a chi lavora prevalentemente da solo.

Stai aprendo una nuova attività?

Se stai appena aprendo la partita IVA, puoi accedere al regime forfettario senza problemi. Basta dichiararlo quando apri la partita IVA e rispettare i limiti durante l'anno.

Chi non può accedere

Anche se rispetti i limiti di guadagno, ci sono alcune situazioni che ti escludono automaticamente:

Se non vivi in Italia

Devi essere residente in Italia (o in Europa, se produci almeno il 75% del tuo reddito in Italia).

Se vendi immobili o auto nuove

Non puoi usare il forfettario se la tua attività principale è vendere case, terreni edificabili o auto nuove.

Se hai società o sei socio

Non puoi accedere se partecipi a società di persone o controlli società che fanno attività simili alla tua.

Se lavori per il tuo ex datore di lavoro

Questa è una regola anti-elusione: se apri partita IVA e lavori principalmente per la stessa azienda per cui lavoravi come dipendente negli ultimi 2 anni, non puoi usare il forfettario.

Eccezione: va bene se hai fatto praticantato obbligatorio (avvocati, commercialisti, ecc.).

Se hai già un lavoro dipendente

Se l'anno scorso hai guadagnato più di 35.000€ come dipendente, non puoi usare il forfettario. Puoi invece usarlo se hai lasciato il lavoro dipendente nell'anno precedente.

💡 In pratica

Il regime forfettario è pensato per chi lavora autonomamente in modo semplice. Se la tua situazione è più complessa (società, dipendenti, attività immobiliari), probabilmente non è per te.

Come funziona la tassazione

La tassazione del regime forfettario è molto più semplice del regime ordinario. Vediamo come funziona in 3 passi:

1. Calcola su quanto paghi le tasse

Prendi tutto quello che hai guadagnato nell'anno e moltiplica per la percentuale della tua attività (varia dal 40% all'86%). Questo è il tuo "reddito imponibile".

Esempio pratico:
Sei consulente informatico (percentuale 67%)
Hai guadagnato 50.000€
Paghi le tasse su: 50.000€ x 67% = 33.500€

2. Togli i contributi INPS

Dai 33.500€ togli quello che hai pagato di INPS (circa 8.400€ in questo esempio). Rimangono 25.100€.

3. Paga il 15% di tasse

Su questi 25.100€ paghi il 15%, che sono 3.765€. Fine. Questa tassa unica sostituisce IRPEF, addizionali regionali e comunali.

Nel regime ordinario avresti pagato molto di più - è proprio qui il vantaggio del forfettario.

⚠️ Nota importante

Il tuo reddito forfettario conta comunque per ISEE, assegni familiari e altre agevolazioni. Non è "invisibile" allo Stato, paghi solo meno tasse.

Aliquota agevolata al 5%

Se stai aprendo una nuova attività, c'è un'agevolazione ancora migliore: paghi solo il 5% invece del 15% per i primi 5 anni.

Quando puoi averla?

Devi rispettare queste tre condizioni:

  1. È davvero una nuova attività
    Non hai svolto attività simili negli ultimi 3 anni (né come dipendente né come autonomo).
  2. Non stai continuando un'attività esistente
    Non è un modo per "ripartire" con un'attività che già facevi. Deve essere qualcosa di nuovo.
    Va bene invece se hai fatto il praticantato obbligatorio (avvocati, commercialisti, ecc.)
  3. Se rilevi un'attività altrui
    L'attività che rilevi non deve aver superato gli 85.000€ di guadagni l'anno prima che tu la rilevessi.

✨ Quanto risparmi davvero?

Se guadagni 50.000€ (33.500€ dopo il coefficiente, 25.000€ dopo INPS):

  • Con il 15%: paghi 3.750€ di tasse
  • Con il 5%: paghi 1.250€ di tasse
  • Risparmi 2.500€ all'anno → 12.500€ in 5 anni

Semplificazioni IVA

Questo è uno dei vantaggi più grandi del forfettario: niente IVA. La tua vita diventa molto più semplice.

Cosa NON fai più

  • Non addebiti IVA ai tuoi clienti (fatturi senza IVA)
  • Non recuperi IVA su quello che compri
  • Non fai liquidazioni IVA trimestrali
  • Non versi IVA durante l'anno
  • Non fai la dichiarazione IVA annuale
  • Non devi registrare nulla ai fini IVA

Cosa devi ancora fare

  • Conservare le fatture che ricevi
  • Emettere fatture elettroniche (ma senza IVA)
  • In casi particolari (es. acquisti da fornitori esteri), gestire il reverse charge

Come fai le fatture

Nelle tue fatture scrivi semplicemente: "Operazione senza IVA - regime forfettario" (o una dicitura simile).

Semplificazioni contabilità

Oltre all'IVA, anche la contabilità diventa semplicissima.

Cosa NON devi fare

  • Niente libri contabili (libro giornale, registri vari, ecc.)
  • Niente registrazioni complesse
  • Niente ISA (quegli indici che lo Stato usa per "controllarti")

Anche se non sei obbligato, è comunque importante tenere traccia di quello che guadagni per sapere come va la tua attività. Il nostro Template Google Sheets ti aiuta a farlo in modo semplice.

Ritenuta d'acconto: ricevi tutto

Quando fatturi a un'azienda, normalmente ti trattengono il 20% di "ritenuta d'acconto". Nel forfettario non te la trattengono, ricevi l'intero importo.

Come si accede al regime

La buona notizia: il regime forfettario è automatico. Se hai i requisiti, ci sei dentro.

Hai già la partita IVA?

Se hai già la partita IVA e rispetti i limiti, sei automaticamente in forfettario. Non devi fare nessuna comunicazione speciale. Lo confermi semplicemente quando fai la dichiarazione dei redditi.

Stai aprendo la partita IVA?

Quando apri la partita IVA, indichi che vuoi usare il regime forfettario. È una semplice dichiarazione nel modulo di apertura.

Perché non conviene sempre?

In alcuni casi potresti preferire il regime ordinario:

  • Hai molte spese documentabili (che nel forfettario non contano)
  • I tuoi clienti sono aziende che vogliono scaricare l'IVA
  • Vuoi accedere a detrazioni fiscali specifiche

Attenzione: se scegli il regime ordinario, ci devi rimanere almeno 3 anni. Parlane con un commercialista prima di decidere.

Quando si esce dal regime

Ci sono due modi per uscire dal forfettario: gradualmente o all'improvviso.

Uscita dall'anno prossimo

Esci dal forfettario dal 1° gennaio dell'anno successivo se:

  • Superi gli 85.000€ di guadagni
  • Assumi collaboratori per più di 20.000€
  • Si verifica una delle cause di esclusione (diventi socio, inizi a vendere immobili, ecc.)

In pratica: se nel 2025 superi gli 85.000€, continui in forfettario fino al 31 dicembre 2025, poi dal 1° gennaio 2026 passi al regime ordinario.

Per tenere sotto controllo i tuoi guadagni e sapere sempre a che punto sei, usa il nostro Template Google Sheets che ti mostra in tempo reale quanto hai guadagnato.

Uscita immediata

Attenzione alla soglia dei 100.000€! Se durante l'anno superi i 100.000€, esci dal forfettario subito, non l'anno dopo.

Cosa succede:

  • Dalla fattura successiva devi aggiungere l'IVA
  • Devi iniziare a tenere la contabilità ordinaria
  • È una situazione complicata: chiama subito un commercialista

Conclusioni

Il regime forfettario è un'opportunità concreta per semplificare la gestione fiscale della tua attività e pagare meno tasse, soprattutto nei primi anni.

È ideale se:

  • Sei un freelance o un piccolo imprenditore con ricavi sotto gli 85.000 euro
  • Non hai molti collaboratori da pagare
  • Vuoi minimizzare la burocrazia e concentrarti sul tuo lavoro
  • Preferisci certezza e semplicità nella gestione fiscale

Non è adatto se:

  • Hai molti costi deducibili che superano il coefficiente di redditività
  • Lavori prevalentemente con clienti B2B che necessitano di detrarre l'IVA
  • Stai per superare stabilmente gli 85.000 euro di ricavi

✨ Il nostro consiglio

Se sei in regime forfettario, gestire la contabilità dovrebbe essere semplice. Per questo abbiamo creato un Template Google Sheets che ti aiuta a tenere traccia di tutto senza stress. Scopri il nostro Template per il regime forfettario.

Fonti e riferimenti

Le informazioni contenute in questa guida sono basate sulla normativa fiscale italiana vigente e sulle fonti ufficiali dell'Agenzia delle Entrate: